Ortodonzia Biologica

L’approccio biologico ai disallineamenti dentari cerca di osservare il fenomeno, ancora una volta, in un contesto, quello dell’individuo, con tutte le sue caratteristiche geneticamente ereditate e quelle acquisite relazionandosi con l’"ambiente”

Tutto ciò, per entrare nel merito della ragione per cui i denti sono mal posizionati, cercando di capire perché il sistema “paziente” dà un output che porta la bocca a svilupparsi in modo più o meno simmetrico sui tre assi dello spazio.

Osserviamo la simmetria del viso

Quando guardiamo un viso, possiamo osservarne la simmetria o la sua mancanza nelle varie parti che la compongono. La domanda è: quanto conta, per la simmetria del viso, l'influenza genetica e quanto il lato epi-genetico?


L’esperienza clinica di tutti i giorni ci porta a contatto con le alterazioni strutturali e funzionali dei pazienti adulti, in cui vediamo concretizzate le asimmetrie e i disequilibri che tentiamo di evitare ai bimbi che curiamo.


Ortodonzia, approccio Bio

Quando guardiamo un viso, possiamo osservarne la simmetria o la sua mancanza nelle varie parti che la compongono. La domanda è: quanto conta, per la simmetria del viso, l'influenza genetica e quanto il lato epi-genetico? John Mew ci insegna che la genetica non conta più del 5%, il resto lo fa l’”ambiente”.

L’esperienza clinica di tutti i giorni ci porta a contatto con le alterazioni strutturali e funzionali dei pazienti adulti, in cui vediamo concretizzate le asimmetrie e i disequilibri che tentiamo di evitare ai bimbi che curiamo. Per dirla in modo semplice, la bocca si “storta” per compensare un disequilibrio, ma poi si “abitua” a rimanere “storta” mantenendo il disequilibrio anche dopo che lo sviluppo è terminato. Il risultato è un adulto “storto”. Intervenendo durante la crescita questo meccanismo può essere guidato fino a riuscire a plasmare la struttura mediante una funzione corretta ed armonica. Questo percorso virtuoso è sempre meno percorribile con l’avanzare dell’età del bimbo.

Sfruttando le nuove conoscenze in materia di sviluppo del cranio e interagendo con professionisti quali i fisiatri, i pediatri, gli osteopati, i logopedisti, gli optometristi, gli ORL (vedi articolo precedente) e altri colleghi, si cerca di avere una visione di insieme dello sviluppo del bambino, con una attenzione particolare al ruolo che la bocca e il cranio assumono nel contesto del sistema posturale, da un punto di vista statico e dinamico. Alcune asimmetrie sono oggi riconosciute come collegate fra di loro, pur manifestandosi in distretti distanti, e possono essere corrette o avviate verso la correzione in modo molto più soddisfacente quanto prima si affrontano, visto la grande plasmabilità che hanno le basi ossee.

Un bimbo che ha asimmetrie a livello della bocca per esempio, va gestito in modo che vengano privilegiati i trattamenti che eliminano tutti quei fattori, come alcune anomalie strutturali, le abitudini viziate e la respirazione orale, che spesso sono la vera causa della mal posizione dei denti o delle arcate. La bocca in particolare è sede di molteplici funzioni per tutta la nostra vita, ma durante il suo sviluppo è soggetta a tantissimi tipi di forze che possono alterarne l’equilibrio e creare circoli viziosi che poi si ripercuotono sulla struttura e sulla funzione, anche a distanza, attraverso le catene muscolari e i collegamenti sistemici.

Per questo motivo si cerca di visitare i piccoli pazienti prima possibile, appena completata la dentatura da latte, già capace di sviluppare e/o mantenere asimmetrie funzionali e strutturali. La terapia che si svolge è principalmente volta a intercettare precocemente i vizi delle varie funzioni orali e smantellarli in modo fisiologico, attraverso la creazione di nuovi schemi neuro-motori più corretti. Ciò consente di non sovrapporre le tensioni di una terapia ortodontica fissa classica alle altre tensioni (ossee, tendinee, muscolari, fasciali,…) generate dalla crescita disfunzionale.

Numerosi sono i dispositivi ai quali si ricorre, come sempre in linea con le esigenze e l’età del paziente: si potrà partire da un sostituto del succhietto che aiuti a ri-simmetrizzare una piccola bocca già asimmetrica, per passare a dispositivi che aiutino a ri-funzionalizzare la lingua, le labbra e le guance, per adottare soluzioni più strutturali man mano che la crescita ci fa affrontare ossa più mineralizzate.

Approfondimenti su questo tema:

Video su questo tema:

Airway and TMJ

3D Cranio.com - Cranial movement in 3D

Craniosacral movement animated