DIAGNOSTICA IN ODONTOIATRIA BIOLOGICA INTEGRATA

Approccio integrato a una cura ragionata dell'apparato masticatorio

Guida e gestione della crescita morfo-funzionale dei mascellari e del cranio nell’età di sviluppo e inquadramento delle patologie odontoiatriche in relazione alla totalità dell’individuo


La diagnostica integrata

Il nostro organismo è costituito da numerosi distretti, tutti in collegamento tra di loro attraverso connessioni dirette e indirette. E’ perciò necessario un approccio diagnostico che coinvolga più specialità mediche e che utilizzi strumenti che permettano di oggettivare la situazione prima, durante e dopo qualsiasi trattamento, sia per i bambini che per gli adulti. Anche la terapia sarà integrata, elaborata cioè in modo che più branche terapeutiche agiscano in sinergia e con la  logica di supporto reciproco e cronologicamente ben pianificato.


Diagnosi posturale

La postura è di fondamentale importanza per l’individuo e un problema posturale può avere origine da molte cause e distretti. E’ perciò importante un lavoro di osservazione che permetta di individuare segni di asimmetria

                                                  




Diagnosi osteopatica

L’osteopatia è la madre di tutte le discipline quando si parla di sviluppo e riequilibrio di ogni tipo di asimmetria. Con la diagnosi e la terapia osteopatica  si creano i presupposti per  efficaci e durature terapie odontoiatriche.


                       



Diagnosi biochimica

L’aspetto biochimico di un individuo comprende tutto ciò che ha a che fare con le reazioni chimiche che avvengono nel nostro organismo. Tutto ciò che mangiamo, beviamo e respiriamo o con cui entriamo in contatto diretto o indiretto ha un effetto su di noi e genera delle risposte biochimiche, nel bene e nel male. L’equilibrio anche da questo punto di vista è sinonimo di salute ; l’OMOTOSSICOLOGIA e la MEDICINA FUNZIONALE REGOLATORIA sono  una forma evoluta di omeopatia che si concentra in particolare sull’aspetto biochimico delle malattie utilizzando principi privi degli effetti collaterali caratteristici dei farmaci convenzionali.


                                   




Diagnosi delle tossicità

Sempre più frequentemente ci troviamo a contatto con agenti tossici o ci intossichiamo con sostanze che si accumulano in eccesso nel nostro organismo. Rilevare i livelli di tali tossicità e i loro collegamenti con malfunzionamenti  ancora una volta del comparto biochimico, è fondamentale a qualsiasi età. La presenza in bocca di otturazioni in amalgama (scure) rappresenta una fonte continua di intossicazione da mercurio e per la rimozione è molto importante usare una tecnica sicura, per pazienti e operatori. Il grado di ossidazione delle otturazioni in amalgama può essere misurato e quindi è possibile evidenziare quanta liberazione di mercurio si verifica in bocca; il grado di intossicazione dell’organismo da parte di  vari agenti tossici può essere quantificato attraverso varie metodiche, ematologiche (LTT), bioelettroniche (EAV, Vega) o immunologiche.

  

          

Diagnosi dell'assetto minerale intracellulare

Abbinato all'aspetto tossicologico, possiamo osservare la composizione minerale intracellulare, un modo alternativo al più conosciuto esame del capello, per studiare eventuali carenze o intossicazioni. Si tratta di un esame semplice, non cruento e dal risultato istantaneo, che ci aiuta a impostare tanti tipi di terapia, in base a vari parametri e alle condizioni cliniche



Diagnosi emotiva – P.N.E.I.

L’emotività va intesa come tutto ciò che ci emoziona, nel bene e nel male, tanto o poco… ci sarà sempre un riflesso sul nostro essere, ad ognuno dei livelli di cui siamo costituiti. Nessuna terapia può avere un vero successo se non è contestualizzata in base all’aspetto emotivo del paziente. La Psico Neuro Endocrino Immunologia (P.N.E.I.) è la disciplina integrata che cerca di ricostruire la rete di collegamenti ai vari livelli dei diversi apparati che portano al risultato finale che si chiama malattia.

     



Diagnosi stabilometrica

I nostri piedi sono il mezzo di contatto con l’ambiente circostante e il veicolo attraverso il quale il nostro corpo trasmette a terra  le vibrazioni prodotte dal funzionamento di tutti i suoi sistemi biologici (cuore, polmoni, muscoli,…). Un attento esame delle frequenze di vibrazione trasmesse a terra e raccolte da una pedana stabilometrica permette di valutare numerosi  parametri di simmetria e di funzione corporea.


                   




Diagnosi elettromiografica

Il lavoro muscolare è il parametro principale da analizzare durante la funzione dell’apparato masticatorio. Osservare l’impegno dei quattro muscoli masticatori principali permette all’odontoiatra di inserire il suo lavoro nel contesto posturale, che si tratti di un apparecchio per bambini  o di una riabilitazione complessa in un adulto.


                   



Diagnosi odontoiatrica integrata

La visione della bocca che scaturisce da un esame così approfondito del contesto (=individuo) in cui opera l’apparato masticatorio, è decisamente più completa, e permette all’odontoiatra di operare nel rispetto delle funzioni esistenti, senza alterarle se non ce n’è bisogno oppure migliorandole qualora la situazione lo richieda.

     


Esame delle funzioni deglutitorie e oculomotorie

Sono numerose le connessioni anatomiche, neurologiche e muscolo-tendinee tra l’apparato masticatorio, deglutitorio e oculomotore. Solo con una corretta gestione integrata delle varie discipline si potrà ottenere il massimo dei risultati, anche grazie a una gestione più attenta della tempistica e delle sinergie con cui effettuare le terapie




Esame delle simmetrie facciali sui vari piani

Lo studio delle asimmetrie facciali permette di  interfacciarsi con l’osteopatia e con altre discipline che si occupano dello sviluppo e della dinamica di funzionamento del cranio. Le fotografie del viso di fronte e di profilo permettono un’analisi dei piani di simmetria che aiuta la diagnosi  e costituisce un parametro di raffronto per il proseguire della terapia soprattutto nei casi di pazienti in età dello sviluppo.


 

Analogo discorso vale per l’analisi delle fotografie intraorali e dei modelli, grazie alle quali possiamo trovare conferma alle nostre osservazioni del viso e interessanti indicazioni per capire la dinamica di sviluppo (in cosrso o già avvenuto).

              




Le radiografie sul piano frontale e sagittale infine completano gli strumenti diagnostici e di controllo della terapia

                         




Ortopedia morfo- funzionale dei mascellari / Ortodonzia intercettiva mio funzionale e Gnatologia

Sono le discipline specifiche che si occupano dello sviluppo del cranio e del suo assetto a fine crescita; attraverso l’esame integrato è possibile pianificare l’intervento terapeutico su più fronti con un obiettivo comune: se si tratta di un paziente in età di sviluppo si cercherà di aiutarlo a crescere  e svilupparsi in equilibrio e in simmetria (da i vari punti di vista). Nell’adulto si cercherà un rigoroso rispetto degli schemi corporei acquisiti, in caso non ci siano problemi, altrimenti sarà proprio la diagnosi integrata  che ancora una volta ci permetterà di inquadrare l’individuo nel contesto posturale e di integrare tutte le informazioni diagnostiche per progettare la riabilitazione, dai vari punti di vista.

 Gli strumenti variano a seconda delle situazioni, ma in ogni caso non possono prescindere da eventuali abitudini viziate: onicofagia (mordere le unghie), mordere il labbro, matite o penne, digrignare i denti o serrarli con forza o a intermittenza… sono tutte parafunzioni, cioè funzioni non previste  come fisiologiche (se non per brevi periodi) e che portano, se ripetute, a posture della mandibola che occupano l’apparato muscolare masticatorio costantemente, senza tregua e spesso in asimmetria . Il risultato è una serie di disagi a carico di una delle tre componenti coinvolte: denti , muscoli e articolazione temporomandibolare. Per affrontare questo problema , la terapia intercettiva svolge un lavoro egregio, attraverso l’uso di apparecchi preformati polimerici, insieme alla terapia mio funzionale vera e  propria, all’osteopatia e  alla logopedia per la rieducazione linguale e deglutitoria


 

    

La gnatologia affronta  le disfunzioni mandibolari in associazione alle aree di cranio e rachide cervicale, le DCCM ovvero disfunzioni cranio cervico mandibolari, e lo fa attraverso l’uso di diversi dispositivi come bite, ortottici, placche di vario genere e fattura, che consentano un riequilibrio delle varie  funzioni dell’apparato masticatorio.


                                           


Progettazione computerizzata e rendering del sorriso

Nell’era digitale il fotoritocco è un  valore aggiunto al lavoro dell’odontoiatra. La visualizzazione e l’illustrazione di ciò che l’operatore spiega ai pazienti, aumenta il loro grado di comprensione: la presentazione delle sequenze operative, la simulazione di quello che si vuole ottenere, nonché l’illustrazione dei limiti che può avere la terapia che si sta per intraprendere, possono aiutare il paziente a decidere e a capire . La fase di progettazione sempre più spesso è eseguita dettagliatamente al computer e può beneficiare di un editing intelligente delle immagini, che si tratti di fotografie, radiografie, o altro che sia visualizzabile a schermo.


 




Che si tratti dell’aumento di volume osseo, di un riposizionamento gengivale o della progettazione di un caso complesso e del suo sorriso, la simulazione   e la pre-visualizzazione attraverso l’editing fotografico permettono  una migliore comunicazione e comprensione delle fasi operative e dell’obiettivo finale.



SCREENING POSTURALE E PROFILO COSTITUZIONALE PER ATLETI

Le conoscenze scientifiche e gli studi clinici permettono oggi di monitorare atleti in modo sempre più approfondito e in età sempre più precoci, al fine di correggere disfunzioni  e asimmetrie prima che diventino patologie. Tutto ciò consente una migliore performance dell’atleta di qualsiasi età, e assume un significato particolare con soggetti in crescita, dove si ottiene non solo l’individuazione di deficit motori/sensori che se non corretti porterebbero ad un adulto con potenziali o reali problemi, ma anche la possibilità di usare l’attività atletica stessa come motore della risoluzione dei deficit. Individuare e correggere i problemi generati da uno sport che obbliga a gesti atletici più o meno estremi o più o meno in simmetria, è fondamentale per evitare infortuni o per il recupero degli stessi e per progettare tutto il lavoro da eseguire in aggiunta alle sessioni di allenamento per ogni sport. Solo attraverso una visione e una gestione integrata dell’atleta è possibile tracciare un profilo utile come punto di partenza, come “carta di identità” delle caratteristiche psico-biochimico-fisiche, grazie al quale valutare la qualità di base dell’atleta  e/o tracciare una strada nella direzione dell’ottimizzazione individualizzata delle diverse capacità, sensorie e/o motorie. A tale scopo si individua nell’esame posturale un ottimo punto di partenza per uno screening su individui singoli o su squadre, insieme ad un’anamnesi approfondita, arricchita da test neurologici e chinesiologici, finalizzati allo studio delle capacità percettive e reattive di vari apparati (bocca, occhi, sistema vestibolare= equilibrio, appoggio plantare, sistema posturale,

L’output finale dell’esame posturale è iconografico, con fotografie o immagini renderizzate per chi preferisce tutelare al massimo la privacy, e permette di visualizzare eventuali asimmetrie rispetto ai piani di riferimento, e si abbina ad una cartella clinica posturale integrata dove vengono riportati i vari parametri analizzati, ad uso immediato se necessario o come riferimento per ogni nuovo esame futuro.  

Lo step successivo in caso si riscontrino o si conoscano problematiche o presunte tali, richiede un approfondimento specialistico strumentale, attraverso vari ausilii della diagnostica per immagini: Rx, TAC, risonanza e altro, o, in ambito posturale, la stabilometria attraverso la pedana stabilometrica, che ci consente di oggettivare la modalità di proiezione al suolo che l’atteggiamento posturale produce, insieme a tutte le frequenze generate dalle differenti attività dell’organismo. L’osservazione poi degli atteggiamenti e della dinamica dell’atleta completa il quadro, anche attraverso filmati e la ricerca di asimmetrie o problematiche durante l’esecuzione del  gesto atletico. 

                                                      

Lo screening consente quindi  di selezionare meglio tra una rosa di atleti, e l’esame del profilo psico-neuro-biochimico permette di ottimizzare la scelta riguardo alle attitudini individuali per ogni soggetto, così da farlo crescere, rendere e “valere” di più, preservandolo meglio dagli infortuni.